Qualche spunto anche dalla terza serata del ciclo di conferenze “Cry in the night”!
Al giorno d’oggi la cultura globale promuove dei sentimenti duri e violenti, di conseguenza l’uomo cerca di nascondere i veri sentimenti, sostituitendoli con altri, negando la propria natura. Sappiamo che c’è un Dio d’amore, ma come facciamo a sentirlo accanto a noi?
Molte volte arriviamo a superare dei limiti ed è qui che arriviamo a rifiutare il Vangelo, rispondendo che non fa per noi perché sentiamo di più il peso del peccato anziché il suo perdono! Questo succede quando ci affidiamo al cuore che è “il matto della casa” che ci porta ad avere una vita a zig zag.
I sentimenti sono: legittimi/illegitimi, intelligenti/non intelligenti ma non si possono definire né veri né falsi, pertanto bisogna disciplinarli.
Il cuore ha un pannello di controllo che dobbiamo imparare a usare. Solo esercitando il dominio sui sentimenti possiamo avere un buon rapporto con Dio.
Tra noi e Dio c’è un muro che ci impedisce di vederlo e l’unico rimedio per abbattere questo muro è la conoscenza della Parola.
Martin Lutero disse: “Se mi guardo mi chiedo: come può un peccatore come me essere salvato? Ma quando guardo a Cristo e al suo sacrificio penso: come faccio a non essere salvato?”
L’obbiettivo comune deve consistere nel dar spazio non più ai sentimenti ma alla Parola di Dio e lasciare che ci modelli secondo la volontà del nostro Padre Celeste.
Silvia Agache