Siamo abituati a fare valutazioni sulle cose e sulle persone nella nostra mente, attraverso un sistema critico; infatti per noi le persone o sono cristiane, o sono pagane. Abbiamo una valutazione talmente positiva di noi stessi da ritenerci abbastanza buoni per il cielo.
In realtà noi siamo il sale della terra…che però è rimasto dentro la saliera. Ci riteniamo un’aristocrazia spirituale e guardiamo gli altri con ostilità, ma con il legittimo rispetto.
Se leggiamo la Parola di Dio però scopriamo un’altra visione: è il caso di passi come Matteo 18:11 e Giovanni 1:9, in cui vediamo che non è l’uomo ad aggrapparsi alla fune verso il cielo, ma è Dio che scende a cercare l’uomo.
Sembra impossibile, ma lo Spirito Santo compie un’opera silenziosa anche nella mente del peccatore e di coloro che riteniamo pagani.
In Zaccaria 13:6, uno studioso ha individuato un secondo piano di salvezza: “Gli si domanderà: “Che sono quelle ferite che hai nelle mani?” Egli risponderà: “Sono ferite che ho ricevuto nella casa dei miei amici”.” Non è che esistano diversi piani di salvezza, ovviamente, ma ci saranno persone salvate soltanto grazie all’opera dello Spirito Santo. Essi conosceranno Gesù e la salvezza solo quando vedranno i segni dei chiodi sulle sue mani.
Il pastore Cristescu ci ha poi raccontato 4 esempi di come Dio si è fatto conoscere in popoli non cristiani.
Chi si oppone all’opera dello Spirito Santo non commette peccato ma ha un problema spirituale e prima o poi non sentirà più la sua voce che sussurra al nostro orecchio.
Dio ci vuole con Lui per la nostra felicità, perché in nessun altro luogo c’è la pace e in nessun altro luogo c’è la felicità.
Arrendiamoci a Cristo.
Un grazie al pastore Cristescu che ha presentato queste conferenze e alle 3 “audine” che ci hanno permesso di riceverne spunti: Ana, Romina e Silvia