Un grido di fronte alla morte – Cry in the night – 11.06.2014

Abbiamo ricevuto ulteriori spunti di riflessione dalla seconda serata del ciclo di conferenze “Cry in the night”, tenute a Pavia dal pastore Lucian Cristescu, e vogliamo condividerle con voi!

Attualmente la gente cerca di fare un patto con la morte e di renderla una dolce amica. Esistono movimenti occulti che celebrano la morte, oppure si sente parlare di “near death experiences” (esse però sono state screditate da alcune ricerche scientifiche). Tra le varie opinioni arriviamo a Freud, il quale riteneva che il non credente non avesse prospettive dopo la morte.
Ma cosa ci dice la Bibbia in merito? Tutto iniziò in Genesi, quando il peccato creò una fossa di separazione tra Dio e l’uomo… ma Dio pensò immediatamente ad una soluzione, sacrificando degli animali per coprire Adamo ed Eva. Ed ecco che il sacrificio sostitutivo dell’uomo si trova nella persona di Gesù Cristo, che risorgendo dalla morte è diventato il ponte sostitutivo tra Dio e l’uomo perduto.
Lui è l’Agnello immolato, ma anche il leone che ha vinto la morte.
Il peccato ha conseguenza distruttive sull’uomo: porta al senso di colpa, esso ha potere sull’uomo e lo corrompe. A proposito di corruzione, è questa che provoca la morte naturale, per il deterioramento del corpo introdotto dal peccato.
A causa della colpa, per noi ci sarebbe anche una seconda morte… ma Cristo ha preso la mia colpa su di sé e ha vinto!
Il mistero della morte non ha soluzione, se non in Cristo!
Romina Montedoro

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